“Da sempre la Chiesa ha nell’annuncio di un messaggio e nelle relazioni di comunione due pilastri fondanti del suo essere. La Chiesa è dunque naturalmente presente – ed è chiamata ad esserlo – lì dove l’uomo sviluppa la sua capacità di conoscenza e di relazione. Ecco perché la Rete e la Chiesa sono due realtà da sempre destinate a incontrarsi: internet non è un semplice “strumento” di comunicazione che si può usare o meno, ma un “ambiente” culturale, che determina uno stile di pensiero e crea nuovi territori e nuove forme di educazione, contribuendo a definire anche un modo nuovo di stimolare le intelligenze e di costruire la conoscenza e le relazioni. L’uomo infatti non resta immutato dal modo con cui manipola il mondo: a trasformarsi non sono soltanto i mezzi con i quali comunica, ma l’uomo stesso e la sua cultura. La Chiesa dunque, per attuare sino in fondo la sua missione, ha bisogno di vivere nella Rete e incarnare in essa il messaggio del Vangelo.
Internet, che si basa su una logica delle “connessioni” (links e networks), abbatte distanze spazio-temporali prima valicabili con difficoltà o a costi proibitivi. L’ambiente telematico diffuso unisce i popoli grazie alla crescita dell’integrazione sociale, mette in circolo il pensiero e le culture, fa cadere le barriere dei particolarismi. Si tratta di un’opportunità per le relazioni interne alla Chiesa, ma anche per la comunicazione tra la Chiesa e il mondo.”
da un articolo di padre Antonio Spadaro pubblicato dall’Osservatore Romano il 24/01/2009 (clicca sul link per leggere il testo completo)
alcuni link utili:
- Canale ufficiale del Vaticano su Youtube
- Risultati della ricerca “Parrocchie e Internet”
- Corso di Teologia Morale tenuto da padre Antonio Rungi su Facebook