Continua nella nostra parrocchia la raccolta di fondi per mons. Renzo Narduzzi, parroco de l’Aquila originario di Camino.
Pubblichiamo l’intervista rilasciata da don Renzo al settimanale diocesano La Vita Cattolica.
Don Renzo: «No mi è restât nuie»
Mons. RENZO NARDUZZI, la famiglia di Camino al Tagliamento, è parroco di Santa Maria Paganica, la più grossa comunità de l’Aquila.
Mandi, monsignore…
Un pianto irrefrenabile dall’altra parte della cornetta. «O ai pierdût dut, no mi è restât nuie».
Proprio nulla?
«No, quella notte sono riuscito a prendermi solo qualche pezzo di biancheria. Null’altro. In tasca non ho nemmeno un euro».
Dove si trova, adesso?
«In una casa a 7 chilometri dall’Aquila. Una casa antisismica. Ma la notte scorsa ci sono stati tre botti di terremoto ed ho preso paura».
Era a riposare quando è arrivato l’Orcolat?
«Ovviamente sì. Mi ha chiamato il cappellano, che era ancora sveglio. E siamo fuggiti di corsa».
Com’è la canonica?
«È gravemente danneggiata. L’avevo recuperata l’anno scorso. Sarebbe in macerie se non avessi fatto qualche lavoro. Ma non so se potrò ripararla.
E poi, alla mia età. Ho 76 anni. Non me la sento di ricominciare da capo».
Ricominciare che cosa?
«Avevo due chiese in parrocchia e adesso sono soltanto macerie».
Macerie?
«I banchi non si vedono più. Sono sepolti. Il tabernacolo è imbiancato e pensi che dentro c’è ancora il Santissimo». Altre lacrime.
Il Santissimo?
«Sì, non ci lasciano entrare, né in chiesa, né in canonica. Il mio collaboratore ci va di nascosto, in canonica, per recuperare qualche indumento.
Una delle due chiese era del 1308. All’interno avevamo tele del ‘600, del ‘700, dell’800. Tutto distrutto».
È riuscito, almeno, a ritornare in piazza?
Un pianto, di nuovo. «Ho incontrato i miei bambini, cercavano da mangiare. Abbiamo provveduto. Poi siamo riusciti a sistemare alcuni anziani. È un disastro».
I suoi parrocchiani?
«È tutto vuoto, se ne sono andati. Sembra un paesaggio lunare. Non c’è più vita.
Io come faccio a dire la Messa. Mi manca tutto, per celebrarla. E non ho un altare, seppur improvvisato, dove poter consacrare. Non ho nemmeno le ostie… Mi manca tanto la Messa.
Lassù in Friuli pregate per me e la mia gente, perché troviamo la forza di ricominciare».
Nei giorni scorsi la parrocchia di Camino si è attivata per far recapitare a mons. Renzo le ostie e tutto il necessario per celebrare la Messa, mentre prosegue la raccolta di offerte che andranno a sostegno della sua comunità.