Lunedì 30 e martedì 31 maggio la recita del S. Rosario sarà a Pieve di Rosa.
Venerdì 3 giugno, primo venerdì del mese, i ministri straordinari dell’Eucarestia porteranno la Comunione agli ammalati.
Santi Canzio, Canziano e Canzianilla
Imparentati con la nobile e potente famiglia romana degli Anici, i tre fratelli Canzio, Canziano e Canzia- nilla furono educati alla fede cristiana dal loro pedagogo Proto.
Morto l’imperatore Carino, che forse era loro parente, e intensificata la persecuzione contro i cristiani, i tre fratelli decisero di lasciare Roma e di rifugiarsi presso Aquileia, dove probabilmente la famiglia possedeva dei terreni e dove era vescovo Crisogono, loro amico.
Prima di lasciare Roma liberarono tutti i loro schiavi dopo averli battezzati, vendettero tutto ciò che possedevano e distribuirono il ricavato ai poveri.
Giunti ad Aquileia, furono informati del martirio di Crisogono, avvenuto presso Aquae Gradatae, località a circa dodici miglia da Aquileia (l’attuale San Canzian d’Isonzo).
Durante la notte apparve loro Cristo, che li esortava a recarsi sul luogo del martirio; il giorno successivo i tre fratelli e il loro pedagogo Proto si misero in viaggio su un carro trainato da mule. Arrivati alle Aquae Gradatae s’inginocchiarono e pregarono sulla tomba di Crisogono, ma furono arrestati dalle guardie dei magistrati aquileiesi Dulcidio e Sisinnio.
Invitati ad abiurare la loro fede cristiana, Canzio, Canziano e Canzianilla con Proto rifiutarono e furono immediatamente decapitati. Era il 31 maggio dell’anno 304.
Il monaco Zoilo, lo stesso che in precedenza aveva recuperato e sepolto il corpo di Crisogono, diede loro una sepoltura comune in una fossa rivestita di lastre marmoree. Anche il corpo di Proto fu sepolto nelle vicinanze.
La ricorrenza della loro memoria è il 31 maggio, data della loro passione secondo la tradi- zione. Ai tre fratelli martiri è intitolata la chiesa di Gorizzo.